Bruno Munari: il genio dietro la creatività

chiara de pace

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Chiara De Pace

Content Designer

“Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare.“

Bruno Munari

Chi è Bruno Munari? 

Probabilmente il primo vero e proprio designer a tutto tondo della storia artistica italiana.

Attraverso le sue opere Munari ha abituato il suo pubblico alle iperboli e ai paradossi. Ha affrontato in modo sagace questioni complesse della vita attraverso spiegazioni semplici. Ha ricondotto il dialogo proprio dove, a suo parere, nascono e vivono le idee: il luogo dell’infanzia. Un posto dove la condizione esistenziale sembra possibile perché si trova ad uno stadio iniziatico e quindi precedente allo sviluppo artificioso delle cose che copre la concretezza concettuale.

Bruno Munari: il Leonardo Da Vinci del ‘900

Nato a Milano nel 1907, è stato definito come “figura leonardesca del ‘900”, poiché è stato in grado di declinare il suo pensiero in diverse arti e discipline, esattamente come Leonardo da Vinci fece prima di lui. Per questo non si pecca di presunzione quando lo si definisce come grafico, scrittore, designer, intellettuale, artista ed eclettico

Sin da giovane partecipa al movimento artistico del Futurismo, dove si fa notare per leggerezza e umorismo. Assieme a Gianni Monnet, Gillo Dorfles e Atanasio Soldati, nel 1948 fonda il MAC, un movimento che fomenta e caratterizza la corrente astrattista italiana di quel periodo, portando moltissimi industriali a cogliere l’opportunità di unire la tecnica all’arte. 

Il suo contributo intellettuale può essere collocato nel cosiddetto ambito del fare, ed è radicato in un’azione artistica che si diffonde da oltre settant’anni, in cui pratica e teoria vanno a braccetto e la costruzione collettiva è un concetto fondante.

Nelle pubblicazioni scritte, ogni sperimentazione creativa di Munari ha infatti trovato una forma teorica in cui l’obiettivo è quello di stimolare l’interazione del pubblico con la sua opera. Munari considerava i libri delle vere e proprie opere d’arte, e allo stesso tempo strumenti di tramite preferenziale per comunicare il suo pensiero, attraverso il passaggio dei suoi progetti visivi sul piano scritto, traslando gli stessi a un livello di lettura completamente diverso e illustrando ogni tecnica.

Opere: i must have per ogni creativo 

Una frase che ripeteva sempre Munari era che: 

L’artista lavora con la fantasia, il designer usa la creatività

Parlare di tutte le opere di Bruno Munari è pressoché impossibile. Sono infatti numerosissime le opere che – per fortuna! – ci ha lasciato: dal potenziamento della fantasia nei più giovani grazie ai suoi libri per l’infanzia, alla ricerca dello sviluppo della creatività passando dalla ricerca poliedrica sul tema del movimento.

All’interno di questa sua immensa eredità abbiamo però voluto individuare tre opere che rappresentano il vero must have per ogni creativo. 

Libri illeggibili (1949)

Si tratta di una serie di libri che rinuncia definitivamente alla comunicazione testuale. Questi libri sono infatti privi di parole, ma ricchi di proporzioni grafiche, ritmo, materialità, forme e colori. Questi elementi non vengono utilizzati come semplice supporto al testo, ma favoriscono esclusivamente la funzione estetica, veicolando la carta come il comunicatore di un messaggio proprio attraverso l’alternanza di tagli, colore e formato. 

Libri illeggibili sovvertono le classiche caratteristiche del libro tradizionale, ad esempio eliminando il titolo e il nome dell’autore sulla copertina, l’indice e la pagina interna dedicata al titolo. Il tutto in favore dell’espressività tattile e visiva. Formato, colore, trasparenza e spessore delle pagine si fanno carico di contenuti semantici specifici. 

Originariamente questi libri sono stati pensati per i bambini, ma è indiscutibile come riescano a sedurre e affascinare anche gli adulti. Questo perché soddisfano un bisogno formativo che si basa sui principi di intelligibilità e relazione, superando gli stereotipi cognitivi e comportamentali. Gli oggetti non sono dei semplici esemplari da ammirare, ma dei veri e propri strumenti con cui interagire in modo attivo.

I Libri illeggibili di Bruno Munari mostrano come un linguaggio esclusivamente visivo, anche se imitando un oggetto letterario, possa aprire le porte a nuovi livelli comunicativi.

Da cosa nasce cosa (1981)

In quest’opera Munari elenca, descrive e spiega le operazioni fondamentali del metodo progettuale, in particolare delle implicazioni pratiche e metodologiche della creatività.

Al centro di questo saggio illustrato vi è il connubio tra creatività e metodo. La creatività è una delle fasi fondamentali che conducono alla risoluzione di un problema:

“Creatività non vuol dire improvvisazione senza metodo: in questo modo si fa della confusione e si illudono i giovani a sentirsi artisti liberi e indipendenti. La serie di operazioni del metodo progettuale è fatta di valori oggettivi che diventano strumenti operativi nelle mani di progettisti creativi. […] Il metodo progettuale […] non è qualcosa di assoluto e di definitivo; […]. E questo fatto è legato alla creatività del progettista che, nell'applicare il metodo, può scoprire qualcosa per migliorarlo.”

Bruno Munari

Fantasia (1977)  

Fantasia è un piccolo capolavoro ricco di spunti di riflessione, dove Munari opera una distinzione tra fantasia, invenzione, creatività e immaginazione

Fantasia

Tutto ciò che prima non c’era anche se irrealizzabile.

Invenzione

Tutto ciò che prima non c’era ma esclusivamente pratico e senza problemi estetici.

Creatività

Tutto ciò che prima non c’era ma realizzabile in modo essenziale e globale.

Immaginazione

A partire da queste definizioni, Munari inizia ad analizzare le possibilità di fantasia, invenzione, creatività e immaginazione all’interno della comunicazione visiva. Inoltre nell’opera si trovano tutta una serie di  esercizi pratici per stimolare la capacità immaginifica e l’elasticità mentale di bambini e adulti. 

“La fantasia, l'invenzione e la creatività pensano, l'immaginazione vede.”

Bruno Munari

Cosa dovremmo imparare ancora oggi da Bruno Munari

La sua capacità di sintetizzare argomenti particolarmente complessi in modo comprensibile – sia da parte dei non addetti ai lavori sia da parte dei bambini – e la sua visione eclettica, hanno portato Bruno Munari ad eccellere in ogni campo. Dalla pubblicazione di libri, spaziando dalla grafica al design, fino ad arrivare ad arricchire e rivoluzionare tutti gli ambiti della comunicazione, con un’eleganza ed una classe che lo hanno contraddistinto e che lo rendono unico.

Un esempio di creatività, spontaneità, estro e leggerezza che rimarrà per sempre immortale, perché in fondo lo diceva anche Munari: “L’uovo è una forma perfetta, benché sia fatto con il culo”.

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